Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi – Necrologio

Di Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi si sa veramente poco.
Forse 4 le cose:
1) sono morti scendendo dal Badile dopo la conquista della Parete Nord-Est.
2) sulla parete Sud del Pizzo Badile c’è una via di Molteni.
3) lungo il sentiero Roma c’è un bivacco a loro dedicato
4) se ripeto il Diedro Scarabelli al buco del piombo vedo una scritta Molteni.

Questo è il necrologio che venne pubblicato sulla Rivista Mensile del CAI. Merita una lettura e forse anche una riflessione…

Compagni in tante ascensioni, lo sono stati anche nella loro ultima e più bella: la parete Nord del Pizzo Badile. E vi sono caduti a vittoria raggiunta, sopraffatti dalla furia degli elementi, come se la più luminosa conquista della loro breve, ma intensa carriera alpinistica, avesse voluto essere un sugello di nobiltà.
Di umile origine, sin da ragazzi dedicarono all’alpinismo ogni ora della loro libertà, ogni loro sudato risparmio, ogni loro più fervido entusiasmo, animatori della sottosezione operaia del CAI di Como, presenti ad ogni gita, capi-cordata in ogni ascensione, maestri di tanti giovani che dalla loro particolare bravura e dalla loro paziente bontà furono attratti alla montagna e nella montagn29356608_441494882970083_3431873029560352808_na trovarono motivi di sani ardimenti e di infinite gioie.
Per questo, poco più che ventenni, vantavano un passato alpinistico di assoluto prim’ordine. Il Molteni, in questi tre anni aveva compiuto come capo-cordata le seguenti prime ascensioni: nella grigna meridionale, la parete dei Corni del Nibbio, lo spigolo Est del Campanile, lo spigolo Nord del Campaniletto e, in cordata con il Valsecchi, il Torrione Statuto, la parete Est del Torrione Clerici, la parete Nord-Ovest del Torrione Casati, il Torrione Valsecchi; nelle Alpi Retiche e specialmente nel gruppo del Badile, la parete Sud-Est del Porcellizzo, la parete Sud del Badiletto, la parete Ovest della Cima del Passo, la cresta Est del Badiletto, la parete Sud-Est del Badile, la parete Sud-Ovest del Badile e, in cordata con il Valsecchi, la parete Est della Cima della Verta Orientale, la cresta Sud della Punta Ratti, la parete Est del Pizzo Varrone. Il Valsecchi, a sua volta, oltre alle ascensioni già indicate compiute come secondo del Molteni, aveva a sua volta scalato per primo il camino Sud-Ovest del Torrione Valsecchi, lo spigolo della Punta Fiamma, la parete Sud-Ovest della Pala, tutte in Grignetta.
Naturalmente, l’uno e l’altro avevano compiuto molte altre ascensioni sia nella Grigna ove avevano ripetuto tutte le più note vie di Cassin, di Comici e di Dell’Oro, sia nelle Alpi sul confine italo-svizzero, specialmente in compagnia dell’accademico comasco Luigi Binaghi, con il quale avevano, fra l’altro, compiuto la prima alla parete Sud dei Pizzi Gemelli e alla parete Est della Cima del Passo.
Ma la loro aspirazione suprema, il loro pensiero dominante era pur sempre la Nord del Badile, ritenuta assolutamente non superabile, specie dopo che ne erano stati respinti alpinisti di rinomanza internazionale come Risch, Fry, Burgasser, Hechmair. Si deve soprattutto alla tecnica del Molteni se questo imponente problema venne rimesso sul tappeto degli audaci tentativi, sino a dare all’alpinismo italiano una vittoria che ha avuto un eco grandissima, specialmente all’estero. E’ il Molteni che in ripetuti tentativi, alzandosi ogni volta qualche metro di più e malgrado alcune paurose avventure, ha infuso la persuasione che la scalata poteva riuscire ed ha indicato la via di salita. Cosicché, quando nel luglio si ebbe l’impressione che le cordate tedesche e italiane, fra le quali si imponeva quella veramente formidabile di Cassin, Ratti ed Esposito, non avrebbero esitato ad un assalto definitivo anche se disperato, i due giovani campioni comaschi, pur in condizioni precarie di salute, pur in ritardo di allenamento, hanno voluto essere presenti, con il loro validissimo contributo di esperienza, di audacia, di volontà perché la vittoria dovesse avere i colori d’Italia.
Noi li abbiamo amati e li ameremo, anche per questa magnifica lezione di patriottica fierezza.

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